Il prof. Giovanni Carnovale, Presidente della Cassa Mutua dentistica e Revisore dei conti eletto presso l’Ordine dei Medici di Roma, è intervenuto il 17 marzo 2021 alla trasmissione di Bruno Vespa, Porta a Porta. Il prof. Carnovale ha spiegato le ragioni che lo inducono a difendere e giustificare i colleghi medici che non vogliono più vaccinarsi con il vaccino ASTRAZENECA. L’ AIFA ha sbagliato, ha aggiunto Carnovale, non si possono fare dichiarazioni non supportate da letteratura scientifiche e poi ritirarle dopo due giorni facendo finta di niente.In questo modo si crea confusione sia tra i sanitari e soprattutto tra la gente comune. La medicina è una scienza esatta, che necessita di coerenza e ripetitività. Così si perde fiducia sulla credibilità delle istituzioni sanitarie europee, che quindi non possono biasimare i colleghi medici ed i pazienti che rifiutano il vaccino ASTRAZENECA.È necessaria una voce unica nazionale che faccia chiarezza, e non decine di istituzioni sanitarie con ognuna un parere diverso.Così non si va da nessuna parte.
9 Marzo 2021: “ALTO MARE” : “”La Deterrenza come elemento strategico nella sicurezza, nella scienza e nella comunicazione politica””
5 Marzo 2021: COVID: CARNOVALE, ‘TAR LAZIO SU CURE A CASA CONFERMA LIBERTA’ D’AZIONE DEI MEDICI
COVID: CARNOVALE, ‘TAR LAZIO SU CURE A CASA CONFERMA LIBERTA’ D’AZIONE DEI MEDICI’ = Roma, 5 mar. (Adnkronos Salute) – “Un gruppo di medici liberi, guidati dall’avvocato Erich Grimaldi, hanno ottenuto un’altra vittoria per la loro dignità professionale, ieri al Tar del Lazio che ha confermato la libertà di azione dei medici, estendendone i principi”. Lo sottolinea Giovanni Carnovale, medico da poco eletto al Consiglio dell’Ordine di Roma in qualità di revisore dei conti. “Il Tar ha sospeso la nota dell’Aifa del 9 dicembre 2020 sui ‘Principi di gestione dei casi Covid-19 nel setting domiciliare’, nella parte in cui, nei primi giorni di malattia da Sars-Cov-2, prevede unicamente una ‘vigilante attesa’ e ‘somministrazione di Fans e paracetamolo’, e nella parte in cui pone indicazioni di non utilizzo di tutti i farmaci generalmente utilizzati dai medici di medicina generale per i pazienti con Covid”, spiega Carnovale. “Il Consiglio di Stato già in data 11 dicembre 2020, con una Ordinanza epocale che faceva seguito a un ricorso dei medici e sempre a firma dell’avvocato Erich Grimaldi – prosegue Carnovale – aveva affermato definitivamente il principio costituzionale e professionale dei medici di prescrivere in scienza e coscienza qualsiasi i farmaco (nella ordinanza si parlava di idrossiclorochina). Questa Ordinanza ridava dignità al medico dopo una serie di divieti imposti dall’Aifa”. Ieri “i magistrati amministrativi hanno riconosciuto ai medici il proprio diritto/dovere, con giuridica rilevanza sia in sede civile che penale, di prescrivere i farmaci che ritengono più opportuni secondo scienza e coscienza, e che non può essere compreso nell’ottica di una attesa, potenzialmente pregiudizievole sia per il paziente che, sebbene sotto profili diversi, per i medici stessi. E’ chiaro – conclude – che la vicenda per noi medici non finisce qui”. (Mad/Adnkronos Salute) ISSN 2499 – 3492 05-MAR-21 15:49 NNN
COMUNICATO STAMPA DEL DOTT. GIOVANNI CARNOVALE
COMUNICATO STAMPA DEL DOTT. GIOVANNI CARNOVALE Un gruppo di medici liberi, guidati dall’avv. Erich Grimaldi, hanno ottenuto un’ altra vittoria per la loro dignità professionale ieri 4 marzo 2021 , presso il Tribunale amministrativo del Lazio. Lo dice il dott. Giovanni Carnovale da poco eletto al Consiglio dell’Ordine dei Medici di Roma in qualità di Revisore dei Conti. Il CONSIGLIO DI STATO già in data ’11 dicembre 2021, con una Ordinanza epocale che faceva seguito ad un ricorso dei medici e sempre a firma dell’avv. Erich Grimaldi , aveva affermato definitivamente il principio costituzionale e professionale dei medici di prescrivere in scienza e coscienza qualsiasi i farmaco ( nella ordinanza si parlava di IDROSSICLOROCHINA). Questa Ordinanza ridava dignità al medico dopo una serie di divieti imposti dall’AIFA.Ieri il TAR LAZIO ha confermato la liberta’ di azione dei medici estendendone i principi e SOSPENDENDO LA NOTA DELL’AIFA DEL 9 DICEMBRE 2020 recante “Principi di gestione dei casi covid 19 nel setting domiciliare”, nella parte in cui nei primi giorni di malattia da Sars-Covid, prevede unicamente una “Vigilante Attesa “” e somministrazione di fans e paracetamolo, e nella parte in cui pone indicazioni di non utilizzo di tutti i farmaci generalmente utilizzati dai medici di medicina generale per i pazienti affetti da Covid. Gli illuminati magistrati amministrativi hanno riconosciuto ai medici “” il proprio diritto/ dovere, avente giuridica rilevanza sia in sede civile che penale, di prescrivere i farmaci che essi ritengono più opportuni secondo scienza e coscienza , e che non può essere compreso nell’ottica di una attesa, potenzialmente pregiudizievole sia per il paziente che, sebbene sotto profili diversi, per i medici stessi. E’ chiaro che la vicenda per noi medici non finisce qui.